Grande successo per la prima edizione del Concorso Internazionale di Composizione Luciano Berio, promosso dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e dal Centro Studi Luciano Berio e frutto della collaborazione con la SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, la Filarmonica della Scala, la Fondazione Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e la Fondazione Boris Christoff.

“C’è musica e musica”, si potrebbe dire citando il programma televisivo cult ideato nel 1972 proprio da Luciano Berio, in cui le diverse problematiche della musica e del suo futuro si intrecciano alle necessità che le nuove generazioni avvertono nei processi di creazione e scrittura della musica stessa. Il concorso di composizione e il successo internazionale riscosso sono la dimostrazione che il mondo ha sempre più bisogno di musica e ai musicisti e agli artisti deve essere data la possibilità di poterla scrivere liberamente.

Sono state 128 le candidature presentate: 89 dall’Europa, 14 dalle Americhe, 22 dall’Asia, 2 dall’Australia e 1 dall’Africa e 37 sono le nazioni rappresentate. I compositori hanno una fascia di età che va dai 13 ai 40 anni, età massima per l’ammissione. La fase eliminatoriache si è conclusa il 30 settembre scorso, ha portato all’individuazione dei compositori finalisti. La fase finale, invece, si è tenuta a Roma il 13 e 14 ottobre.

La prestigiosa giuria, presieduta da Antonio Pappano e composta da Ivan Fedele (Italia)Unsuk Chin (Corea del Sud)Tristan Murail (Francia) e Augusta Read Thomas (USA), dopo l’analisi delle partiture ha decretato il compositore cinese Yikeshan Abudushalamu come vincitore. A ogni candidato era stato chiesto di inviare due partiture: la prima per orchestra sinfonica, la seconda a scelta libera, per avere una più ampia visione della letteratura musicale del compositore in questione.

La giuria ha, inoltre, assegnato due menzioni d’onore: una al compositore coreano Hankyeol Yoon e un’altra al compositore cinese Bo Li.

 

 

IL VINCITORE

Il compositore Yikeshan Abudushalamu, classe 1985, è nato nello Xinjiang, regione autonoma della Repubblica popolare cinese. Abudushalamu fa parte della comunità Uigura, etnia turcofona di religione islamica diffusa nel nord-ovest del Paese.

Dal 2008 al 2013 ha studiato composizione al Conservatorio di Shangai con Guang Zhao e Shirui Zhu, per poi perfezionarsi con un master dal 2015 al 2019 sempre sotto la guida di Shirui Zhu.

Abudushalamu ha ricevuto diversi riconoscimenti e onorificenze: nel 2010 il Premio Eccellenza nel Concorso Nazionale di Composizione per percussioni a Shanghai e il primo premio del Concorso di composizione, sempre a Shanghai. Nel 2012 è stato selezionato dal Conservatorio per una borsa di studio all’Università di Musica di Ginevra dove ha studiato composizione con Michael Jarrell ed elettroacustica con Luis Naon.

Nel 2013, l’Ensemble austriaco XX Jahrhundert ha presentato il suo quartetto per archi “Modulazione di tre colori primari”, commissionato da Shanghai New Music, riscuotendo successo di critica e pubblico. Nel 2015 è stato compositore ospite al Manca Festival di Nizza, in Francia. Nel 2014 riceve il Premio Eccellenza dell’11° Concorso di Composizione elettroacustica del Festival Internazionale di Musica Elettronica di Pechino.

Il brano composto da Abudushalamu, Repression, è stato eseguito in prima mondiale dall’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano il 12 marzo del 2021 nella Sala Santa Cecilia del Parco della Musica Ennio Morricone, nell’ambito della Stagione Sinfonica 2020-2021. La composizione verrà nuovamente eseguita dall’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia in tournée alla Oper Bonn il prossimo 27 agosto 2022, sempre con la direzione di Antonio Pappano. Repression, inoltre, è stato eseguito dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, diretta da Michele Gamba, il 3 febbraio 2022, mentre il prossimo 22 novembre sarà eseguito dall’Orchestra Filarmonica della Scala con la direzione di Thomas Adès.