Accanto alle sale da concerto nel nome di Goffredo Petrassi e di Giuseppe Sinopoli, alla cavea intitolata a Luciano Berio e all’ulivo piantato in ricordo di Arturo Toscanini, nel metaforico Olimpo dei Grandi custodito all’Auditorium Parco della Musica, si è aggiunto il nome di Claudio Abbado, a cui nel 2019 è stato dedicato il giardino di 38.000 metri quadrati aperto al pubblico.

Il grande giardino è ricco di una vegetazione tipicamente mediterranea: ulivi, querce, pini, lecci, tigli, aeri, edere. Lungo il percorso sono presenti numerose sedute, panchine, muretti bassi in mattoni. È stata inoltre allestita un’area giochi per i bambini.

Tra i direttori d’orchestra più importanti di tutti i tempi, Claudio Abbado, ha conciliato e spesso sovrapposto la figura di artista a quella di uomo impegnato socialmente. Non è un caso sia stato dedicato a lui un giardino. Forte difensore della sostenibilità ambientale, è ricordato dalla cronaca anche per aver scambiato, nel 2010, il suo cachet economico per il ritorno dopo 24 anni al Teatro alla Scala di Milano, con un pagamento ‘in natura’ del valore di 90.000 alberi da piantare in tutta la città.

Auditorium Parco della Musica

L’Auditorium Parco della Musica di Roma – progettato da Renzo Piano – è uno dei più grandi complessi dedicati alla musica esistenti al mondo ed è la sede dei concerti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia