Wagner La Valchiria
In forma scenica
Nuovo allestimento dell’Accademia di Santa Cecilia

giovedì 23 ottobre 2025 ore 18:00
sabato 25 ottobre 2025 ore 15:00
lunedì 27 ottobre 2025 ore 18:00
Auditorium Parco della Musica di Roma – Sala Santa Cecilia

Orchestra
dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
direttore Daniel Harding
regia Vincent Huguet
impianto scenico Pierre Yovanovitch
costumi Edoardo Russo
light designer Christophe Forey
direttore allestimenti scenici Michele Olcese
in collaborazione con 

Cast

Siegmund ⁠Jamez McCorkle
Sieglinde Vida Miknevičiūtė
Hunding Stephen Milling
Brünnhilde Miina-Liisa Värelä
Wotan Michael Volle
Fricka Okka von der Damerau

Gerhilde, valchiria Sonja Herranen
Ortlinde, valchiria Hedvig Haugerud
Waltraute, valchiria Claire Barnett-Jones
Schwertleite, valchiria Claudia Huckle
Helmwige, valchiria Dorothea Herbert
Siegrune, valchiria Virginie Verrez
Grimgerde, valchiria Anna Lapkovskaja
Rossweisse, valchiria Štěpánka Pučálková

La Stagione 25/26 inizia con un appuntamento imperdibile: la Sala Santa Cecilia si trasformerà in un vero e proprio spazio teatrale per accogliere la versione scenica di una delle opere più amate di Richard Wagner: Die Walküre (la Valchiria), diretta da Daniel Harding con la regia di Vincent Huguet.

Questa inaugurazione segna l’inizio di un percorso senza precedenti: per la prima volta nella sua storia, l’Accademia affronta l’integrale del ciclo dell’Anello del Nibelungo in forma scenica, un progetto titanico che si svilupperà fino alla stagione 2028/2029 e che, nella città di Roma, non viene rappresentato dal 1961.  un progetto che si profila come impresa di grande rilievo artistico e culturale che vede l’Accademia impegnata in una produzione di respiro internazionale, affidata alla visione musicale di Harding – alle prese con il Ring per la prima volta – ad un cast vocale straordinario, all’estro creativo del regista Vincent Huguet e alle scenografie del designer Pierre Yovanonitch.

Durata
I atto: 65 minuti circa
intervallo: 30 minuti
I atto: 90 minuti circa
intervallo: 30 minuti
III atto: 70 minuti circa

Daniel Harding, direttore

Daniel Harding dalla Stagione 2024/2025 è il nuovo Direttore Musicale dell’Orchestra e del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Inoltre è Direttore musicale e artistico della Swedish Radio Symphony Orchestra, dal 2016 al 2019 è stato Direttore musicale dell’Orchestre de Paris e dal 2007 al 2017 Direttore ospite principale della London Symphony Orchestra. È insignito del titolo a vita di Direttore onorario della Mahler Chamber Orchestra, con la quale collabora da oltre 20 anni. Nel 2024 ha inoltre ottenuto un mandato di cinque anni come Direttore musicale della Youth Music Culture al The Greater Bay Area, in Cina.
È regolarmente invitato dalle orchestre più importanti del mondo, tra cui i Wiener Philharmoniker, i Berliner Philharmoniker, la Royal Concertgebouw Orchestra, la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, la Dresden Staatskapelle, la London Symphony Orchestra e l’Orchestra Filarmonica della Scala. Negli Stati Uniti ha collaborato con la Boston Symphony Orchestra, la Cleveland Orchestra, la Chicago Symphony Orchestra, la Los Angeles Philharmonic, la New York Philharmonic e la San Francisco Symphony.

Vincent Huguet, regia

Vincent Huguet ha studiato storia e storia dell’arte, prima di avvicinarsi alla regia sotto la guida di Patrice Chéreau e Peter Sellars. Nel 2012 ha diretto la sua prima produzione all’Opéra de Montpellier, per poi lavorare all’Opéra de Rouen, all’Opéra Comique, all’Opéra de Bordeaux e al Festival di Aix-en-Provence. Nel 2019 ha firmato la regia di La Femme sans ombre alla Staatsoper di Vienna. Ha portato la sua produzione di Didon et Énée al Teatro Bolshoi di Mosca e ha iniziato la trilogia Mozart-Da Ponte alla Staatsoper Unter den Linden di Berlino, con Daniel Barenboim. Al Théâtre de Bâle ha diretto la regia di Don Carlos e Rigoletto, per i quali ha collaborato per la prima volta con Pierre Yovanovitch, con cui ora ha in programma Le nozze di Figaro per l’Opera di Seoul nel 2025. È stato regista residente presso la Fondazione Victoria de Los Angeles. Tra i prossimi progetti, La Cenerentola con Thomas Hengelbrock a Baden-Baden, Lucia di Lammermoor a Basilea e il Ring a Roma con Daniel Harding.

Pierre Yovanovitch, scene

Pierre Yovanovitch ha fondato la sua agenzia di design con sede a Parigi nel 2001, dopo una carriera come stilista di moda maschile per Pierre Cardin, che lo ha portato a seguire la sua passione per l’architettura e il design d’interni. È noto per la sua capacità di raccontare storie attraverso il design, combinando arte contemporanea, design vintage ed elementi architettonici per creare ambienti raffinati e coinvolgenti. Il suo portfolio comprende progetti residenziali, di scenografia, ospitalità e commerciali. Nel maggio 2021 ha lanciato il suo marchio di arredamento che si affianca alla sua attività di architettura d’interni. Il brand riflette il suo iconico approccio, con un’enfasi sulla qualità artigianale, la scelta accurata dei materiali e la sostenibilità.

Michael Volle Wotan

Michael Volle ha conquistato i palcoscenici dei più prestigiosi teatri d’opera internazionali come baritono drammatico, pur mantenendo e coltivando la sua passione per il repertorio da concerto e del Lied. Dopo diverse esperienze presso i teatri d’opera di Mannheim, Bonn, Düsseldorf e Colonia, è entrato a far parte degli ensemble dell’Opera di Zurigo e della Bayerische Staatsoper di Monaco. Le sue esibizioni lo hanno portato nei principali teatri d’opera di Berlino, Monaco, Amburgo, Dresda, Londra, Parigi, Barcellona, Vienna, Milano, Firenze e New York, oltre a importanti festival come Bayreuth, Salisburgo, Bregenz e Baden-Baden. Volle si è esibito sia al Metropolitan Opera di New York sia al Maggio Musicale Fiorentino nel ruolo principale di Falstaff di Verdi, nonché nel ruolo di Hans Sachs in una nuova produzione di Die Meistersinger von Nürnberg di Wagner alla Staatsoper di Vienna.

Miina-Liisa Värelä Brünnhilde

Il soprano Miina-Liisa Värelä si è affermata grazie a recenti interpretazioni acclamate, tra cui il ruolo di Die Färberin in due nuove produzioni di Die Frau ohne Schatten: al rinomato Festspielhaus Baden-Baden con il direttore Kirill Petrenko e i Berliner Philharmoniker, e alla Semperoper di Dresda con Christian Thielemann. Tra i successi recenti figurano il debutto nel ruolo di Leonore in Fidelio di Beethoven alla Canadian Opera Company, il ruolo protagonista in Ariadne auf Naxos sia al Gran Teatre del Liceu, sia alla Finnish National Opera, nonché Ortrud in Lohengrin di Wagner al Salzburg Landestheater e all’Oper Frankfurt. Alla Finnish National Opera ha interpretato Sieglinde nella nuova produzione di Die Walküre e il ruolo principale in Elektra di Strauss al Landestheater Linz. A suo agio anche nei ruoli del repertorio italiano, recentemente ha debuttato nei panni di Tosca al Savonlinna Festival, diretto da Lorenzo Passerini, e di Turandot alla Finnish National Opera.

Jamez McCorkle Siegmund

Il tenore americano Jamez McCorkle ha attirato l’attenzione della critica con la sua interpretazione nell’opera Omar di Rhiannon Giddens e Michael Abels, vincitrice del Premio Pulitzer 2023, che ha debuttato allo Spoleto Festival nel 2022 ed è stata successivamente presentata alla LA Opera, Boston Lyric Opera, San Francisco Opera e al Carolina Performing Arts Center. Dopo i suoi recenti trionfi in opere come Ariadne auf Naxos e Jenůfa, ha debuttato alla Royal Ballet & Opera, Washington National Opera, Santa Fe Opera, Staatsoper Hamburg e LA Philharmonic. Tra i suoi recenti successi si segnala il ritorno al Festival di Spoleto; Lear alla Bayerische Staatsoper; Il ritorno d’Ulisse in patria con il Theater Basel; Porgy and Bess al Metropolitan Opera; Leonard Woolf nella nuova opera The Hours di Kevin Puts con la Philadelphia Orchestra sotto la direzione di Yannick Nézet-Séguin.

Vida Miknevičiūtė Sieglinde

I suoi successi recenti hanno rapidamente consacrato il soprano lituano Vida Miknevičiūtė come uno dei principali soprani lirico-drammatici dei nostri tempi. Si è esibita con prestigiose orchestre come i Berliner Philharmoniker e in teatri quali la Bayerische Staatsoper, il Teatro alla Scala, la Staatsoper unter den Linden, la Wiener Staatsoper, guadagnandosi l’ammirazione per la sua presenza scenica e per le interpretazioni cariche di emozione. Nelle scorse stagioni ha debuttato ai Bayreuther Festspiele come Sieglinde e alla Victorian Opera di Melbourne nel ruolo della Contessa in Capriccio di Strauss. Si è inoltre esibita alla Semperoper di Dresda, alla Staatsoper unter den Linden, alla Bayerische Staatsoper, alla Deutsche Oper Berlin e il primo atto di Die Walküre con i Berliner Philharmoniker e Kirill Petrenko al Festspielhaus Baden-Baden.

La trama

La Valchiria è il secondo titolo del ciclo L’anello del Nibelungo di Richard Wagner. L’opera racconta un dramma familiare, mitologico e divino, dove amore e destino si scontrano.

Atto I

Durante una notte di tempesta, il guerriero Siegmund trova rifugio nella casa di Hunding. Lì incontra Sieglinde, la moglie del padrone di casa. Tra i due nasce subito un’intesa profonda: scoprono di essere fratelli gemelli, figli del dio Wotan, ma si abbandonano comunque a un amore travolgente, mentre Hunding giace addormentato da un potente sonnifero che Sieglinde gli ha somministrato a sua insaputa. Per sfuggire all’ira di Hunding, all’alba Siegmund estrae una spada magica, Nothung, conficcata in un albero da Wotan stesso, e fugge via con Sieglinde.

Atto II

Wotan, diviso tra l’amore per il figlio e le leggi divine, cede alle richieste della moglie Fricka, protettrice del matrimonio, e ordina che Siegmund non venga aiutato durante il duello con Hunding. La valchiria Brünnhilde, figlia di Wotan, riceve l’ordine di farlo morire, ma commossa dal coraggio degli amanti decide di disobbedire. Wotan, furioso, interviene e spezza la spada di Siegmund, che muore per mano di Hunding, che a sua volta soccomberà all’ira di Wotan. Brünnhilde fugge con Sieglinde, incinta di un figlio frutto del suo legame incestuoso.

Atto III

Brünnhilde si rifugia presso le sorelle valchirie con Sieglinde. Wotan la raggiunge per punirla: la priverà dell’immortalità e la lascerà addormentata su una roccia. Solo un eroe degno potrà svegliarla. Per proteggerla, Wotan circonda il luogo con un muro di fuoco. Sieglinde, in salvo, darà alla luce Siegfried, il futuro eroe.