Page 12 - Programma di sala - 2 aprile 2021
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scente nel suono perlaceo del pianoforte
CD
che ci introduce in un mondo felice di esi-
Concerti per pianoforte
K 488 e K 459 stere, senza ombre né oscuri presagi.
Hélène Grimaud Ma Mozart non sarebbe Mozart, ossia il
pianoforte grande drammaturgo che tutti conoscia-
Kammerorchester des mo, se mancasse, ad un certo punto,
Bayerischen Rundfunks
DGG 2011 il colpo di scena. Eccolo, dunque,
nell’Adagio in fa diesis minore, che ci spro-
Concerti per pianoforte fonda nella più solitaria tristezza: il piano-
K 488 e K 459 forte, solo, suona una melodia nuda ed er-
Maurizio Pollini
pianoforte Wiener rabonda, dolcissima e languida, sul battito
Philharmoniker ansioso di una pulsazione in 6/8. Dunque,
Karl Böhm direttore sotto l’iridescenza melodica e la serenità
DGG 2011
primaverile del primo movimento, covava
“Mozart. The Piano tanta malinconia?
Concertos” La domanda avanzata dal tema
Camerata Academica dell’Adagio ci lascia smarriti. Tanto più che
des Salzburger
Mozarteums l’instabilità espressiva del discorso mozar-
Géza Anda tiano ci riserva una nuova sorpresa: al cen-
pianista e direttore tro dell’Adagio si dischiude, in la maggiore,
DGG 2001 (8 cd)
un episodio in stile di serenata, avvolto nei
dolci concenti dei fiati, come una visione di
sogno o di ricordo, che svanisce quando ritorna il tristissimo tema
iniziale. L’esito è quanto mai misterioso: sulle note pizzicate dell’or-
chestra, tutto sfuma nel silenzio.
Quale sarà, dunque, la soluzione che ci propone l’ultimo movimen-
to? Una soluzione lieta. Il rondò (Allegro Assai) scorre via con estre-
ma fluidità, riportandoci alla serenità del movimento di apertura: in
alcuni passaggi, la musica assume addirittura un andamento a on-
date, dove l’iridescenza delle figurazioni pianistiche evoca un flusso
acquatico, e l’arguzia dell’umorismo settecentesco si discioglie,
mozartianamente, in una trascinante corrente di vita.
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