Page 18 - Programma di sala - 12 marzo 2021
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d’apertura, intitolato Contrasti, che poi però
          LIBRI
                                  fu trapiantato altrove.
          David Brown             La   struttura  di  Elégie   ricorda  la
          Čajkovskij. Guida alla vita
          e all’ascolto.          forma-sonata,  con una parte centrale più
          Milano, Il Saggiatore 2012  elaborata e la ripresa del materiale iniziale,
                                  ma le affinità si limitano a una somiglianza
          Claudio Casini,         superficiale.  In  effetti,  manca  una  vera
          Maria Delogu
          Čajkovskij: la vita,    dialettica  tematica,  e  la  parte  centrale,  in
          tutte le composizioni.   sol  minore,  rappresenta  più uno sbalzo
          Milano, Bompiani 2005   d’umore che uno sviluppo drammatico.

                                  La Valse mélancolique, invece, incarna
          Alexandra Orlova
          Čajkovskij.             un  personaggio più scontroso di  quanto
          Un autoritratto.        non trapeli dal titolo. Il laconico tema è
          Torino, E.D.T. 1993     dettato dalle viole, dopo una scarna e
                                  cupa introduzione degli strumenti più gravi.
          CD
                                  Anche quando il tema si libra con la grazia
          Suite n. 3; Sinfonia n. 6;  di un terzetto di flauti, sotto di esso rimane il
          Variazioni Rococo;      vuoto dell’orchestra e il lontano pulsare del
          Sérénade melancolique
          Moscow Philharmonic     fondo cupo degli abissi nei colpi irregolari
          Orchestra,              dei timpani. Questo tipo di scrittura è
          Philharmonia Orchestra   certamente una delle fonti del mondo
          Kirill Kondrašin        sonoro di Sibelius. La parte centrale in do
          direttore
          Urania 2017             maggiore, basata sulla ripetizione ossessiva
                                  di una figura in levare, trasmette soltanto un
          Ciajkovskij: 4 Suites   sentimento di ansia e di disperazione, che
          per orchestra
          New Philharmonia        si prolunga anche nella ripresa del tema
          Orchestra               iniziale  in  forma  più  appassionata  fino  a
          Antal Dorati direttore  sfumare in un lungo respiro di mi minore
          Decca 2009              perduto in un esanime silenzio.

          Suite n. 3;             Il  contrasto  con  la  sfrenata  vitalità  dello
          Francesca da Rimini     Scherzo  successivo  non  potrebbe  essere
          Detroit Symphony        più  marcato.  Sciami  di  strumenti  a  fiato
          Orchestra               brulicano senza sosta, mentre gli archi si
          Neeme Järvi direttore
          Chandos 1996            sovrappongono  in  un  giocoso  disordine
                                  di  ritmi.  È  una  delle  pagine  più  brillanti  e
          colorate della produzione di Čajkovskij. Il Trio centrale è segnato dal
          suono di un tamburo militare, che conferisce all’orchestra un piglio


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