Page 9 - Programma di sala - 5 marzo 2021
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Il Requiem Tedesco di Brahms
di Gianluigi Mattietti
Data di composizione 1854-1868
Prima esecuzione (versione integrale) Lipsia 18 febbraio 1869
Direttore Carl Reinecke
Soprano Emilie Bellingrath-Wagner Baritono Franz Krükl
Organico Soprano, Baritono, Coro, Ottavino, 2 Flauti, 2 Oboi,
2 Clarinetti, 2 Fagotti, 4 Corni, 2 Trombe, 3 Tromboni, Basso Tuba,
Timpani, 2 Arpe, Organo, Archi
Frutto di una lunga gestazione, che va dal 1854 al 1868, Ein deutsches
Requiem op. 45, appartiene alla prima fase creativa di Brahms. L’idea
originaria di questo grande affresco per soprano, baritono, coro
e orchestra, si fa risalire alla morte dell’amico Robert Schumann,
avvenuta nel 1856, e al recupero di alcuni elementi di una sonata per
due pianoforti, in re minore, scritta nel 1854: il movimento iniziale fu
impiegato, in posizione analoga, nel Primo concerto per pianoforte,
mentre l’Adagio fu utilizzato nel secondo movimento del Requiem
tedesco.
Il progetto di un Requiem prese forma probabilmente dopo la morte
della madre di Brahms, nel febbraio del 1865, visto che lo stesso
anno furono portati a termine tre dei sette movimenti in cui si articola
la composizione nella sua veste definitiva (e precisamente il primo,
il secondo e il quarto). Nell’aprile del 1866 Brahms compose il
terzo movimento, e durante l’estate anche il sesto e il settimo.
Un’esecuzione parziale della partitura, limitata ai primi tre movimenti,
avvenne il 1° dicembre 1867, con Johannes Herbeck sul podio e il
baritono Rudolf Panzer come solista. E fu un disastro. Ciononostante,
Karl Reinthaler, maestro di cappella nel duomo di Brema, era così
convinto della bellezza di questa composizione che se ne assicurò la
prima esecuzione completa, che diresse il 10 aprile del 1868, il giorno
del Venerdì santo, nel duomo di Brema (con Julius Stockhausen come
solista). Questa volta il successo fu tale che il Requiem tedesco venne
replicato il giorno successivo, e l’eco di questo trionfo contribuì in
maniera decisiva a consolidare la fama di Brahms in tutta la Germania
e nel resto dell’Europa. Mancava però ancora, rispetto alla versione
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