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Camarena che, insieme a Riccardo Frizza, proporranno
un programma che ripercorrerà i cavalli di battaglia e
gli appuntamenti più importanti della lunga e fortunata
carriera del grande tenore. Per tornare alla stagione
sinfonica: sul podio ventitré direttori tra i nomi più
autorevoli del panorama internazionale – da Kirill
Petrenko a Sir John Eliot Gardiner, da Daniele Gatti
a Myung-Whun Chung e Daniel Harding – ai quali si
aggiungono Philippe Herreweghe, Michele Mariotti,
Lorenzo Viotti e Jaap van Zweden tra i debutti alla guida
dei nostri complessi. Altri debutti importanti con i pianisti
Boris Giltburg e Andreï Korobeinikov, il violoncellista
Kian Soltani e il violinista Giuseppe Gibboni. Tornano i
pianisti Daniil Trifonov, Alexander Lonquich e Paul Lewis
e i violinisti Leonidas Kavakos, Lisa Batiashvili, Janine
Jansen e Hilary Hahn (che mancava da vent’anni!). Fitta
la presenza di opere moderne e contemporanee (tra le
quali un’opera nuova appositamente commissionata
al compositore Claudio Ambrosini, Leone d’oro alla
Biennale di Venezia nel 2007). A proposito di musica
contemporanea slitta purtroppo ancora una volta la
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Buddha Passion di Tan Dun (sempre per ragioni legate
al covid e al rientro in Cina degli interpreti), ma per
fortuna siamo riusciti ad assicurarci la prima a Roma
del film del 1982 di Godfrey Reggio Koyaanisqatsi con
la musica di Philip Glass eseguita dal vivo dall’Orchestra
e il Coro di Santa Cecilia e dal Philip Glass ensemble.
È una pellicola a sfondo ambientalista composta
esclusivamente di immagini e musica che ebbe al suo
debutto un successo strepitoso seguito da tournèe
e proiezioni dal vivo in tutto il mondo. La stagione
sinfonica prevede, inoltre, la partecipazione di diversi
attori. Valter Malosti e Milena Vukotic avranno un ruolo
importante per guidarci attraverso le drammaturgie
di alcuni celebri lavori teatrali di cui si eseguono le
musiche di scena composte da Mendelssohn (Sogno
di una notte di mezza estate) e Čajkovskij (La fanciulla
di neve); Valerio Aprea leggerà i Sonetti che lo stesso
Vivaldi scrisse come accompagnamento letterario
alle sue “Stagioni”, dirette ed eseguite da Gil Shaham,
mentre Massimo Popolizio interpreterà alcuni testi