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Michele dall’Ongaro
PRESIDENTE
SOVRINTENDENTE
DIRETTORE ARTISTICO
Credo che la prima cosa da fare, presentando la nostra
stagione sinfonica e da camera, sia quella di ringraziare
chi sta leggendo queste righe. Ringraziare il pubblico,
gli abbonati, e tutti coloro che con il loro impegno
sostengono la nostra attività. Ringraziare per l’affetto, la
pazienza, la lealtà e l’amicizia con la quale avete seguito
il complesso divenire degli eventi in questo periodo così
difficile. Lo abbiamo fatto anche in altre occasioni, ma
tengo in modo particolare che questo ringraziamento sia
presente nelle pagine del nostro programma generale,
soprattutto di questa stagione perché, al di là delle
parole e dei proclami, il nostro modo per ringraziarvi
è stato, come sempre, quello di cercare di proporvi
una stagione speciale che non sia solo un insieme di
concerti più o meno belli o interessanti ma che cerchi di
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offrire delle vere esperienze significative che rimangano
nelle orecchie e nelle coscienze di chi ci segue.
Innanzitutto, l’inaugurazione che, in via eccezionale,
quest’anno è affidata al Maestro Jakub Hrůša che in
questo modo festeggia insieme al nostro pubblico
la recente nomina a Direttore ospite principale
dell’Accademia. In programma, non per caso, la
Sinfonia n. 2 di Mahler, detta Resurrezione, con il nostro
coro diretto da Piero Monti e solisti speciali come
Rachel Willis-Sørensen e Wiebke Lehmkuhl. Il nostro
Direttore musicale, Sir Antonio Pappano, sarà presente
in ben otto turni di abbonamento con programmi
e solisti eccezionali di cui ci parla egli stesso nelle
pagine successive e un evento straordinario fuori
abbonamento: la Turandot di Puccini con il debutto
nei ruoli dei protagonisti di Jonas Kaufmann e
Sondra Radvanovsky.
E a proposito di tenori, ancora tra gli appuntamenti
fuori abbonamento, un omaggio importante a Enrico
Caruso nel centenario della scomparsa con Javier